Le abitazioni di recente costruzione, sono realizzate secondo i più moderni standard di costruzione, con pareti perimetrali ben isolate, sia dal punto di vista termico, che acustico.
L’efficienza energetica di queste strutture è elevata, ed è in grado di offrire il massimo, non solo a livello di comfort termico, ma anche in termini di risparmi sulla bolletta di luce e gas, per il riscaldamento e raffrescamento energetico; ciò accade perché le pareti perimetrali, sono ben coibentate, attraverso isolanti che riducono l’azione della temperatura esterna verso le pareti.
Le abitazioni più datate, non sempre offrono un comfort termico adeguato: per questo motivo, sarebbe molto sensato procedere con un intervento di coibentazione della casa, così da migliorarne l’efficienza energetica. Inoltre, si può usufruire dell’Ecobonus 2020, presente all’interno della nuova Legge di Stabilità, che propone degli incentivi fiscali molto convenienti per lavori di efficientamento energetico, dando la possibilità di risparmiare su materiali e manodopera, con percentuali che arrivano al 65% per lavori di coibentazione delle pareti.
Tanti edifici realizzati durante già anni 50′ e 60′, presentano una tipologia costruttiva comune, con murature perimetrali al cui interno è presente una camera d’aria, poiché sono formate da due file di mattoni, una più grande ed una più piccola. Spesso succede che quest’intercapedine d’aria sia poco isolata, o sprovvista di isolante termico: questo è il motivo per cui in casa fa troppo freddo d’inverno e troppo caldo d’estate. Nel caso si abbia questa tipologia costruttiva, si può pensare ad una soluzione molto conveniente per procedere con l’isolamento delle pareti perimetrali, ovvero l’insufflaggio.
Diversamente dal cappotto termico, che prevede l’aggiunta di uno strato sulla parete con dei pannelli isolanti, l’insufflaggio ha dei costi molto più bassi, di circa un quinto inferiori, e prevede un intervento che non aggiunge strati sulla parete, ma riempitivo dell’intercapedine d’aria presente all’interno di questa tipologia strutturale.
Nel caso di queste abitazioni si può considerare l’insufflaggio come la migliore tecnica di isolamento termico-acustico, sia per i costi molto ridotti dell’intervento, sia per la possibilità di utilizzare uno spazio interno alla parete, senza aggiungere strati verso l’esterno o l’interno, che potrebbero ridurre la superficie di calpestio.
La tecnica dell’insufflaggio per coibentare casa
Diffusasi da non molti anni, la tecnica dell’insufflaggio, per l’isolamento dell’edificio ed il miglioramento energetico, consiste nell’aggiunta di materiale ad con alti valori di trasmittanza termica, all’interno dell’intercapedine delle pareti perimetrali.
Invece di aggiungere strati, come nel caso del diffuso cappotto termico, l’insufflaggio permette di utilizzare le intercapedini, attraverso delle iniezioni di materiali isolanti sfusi al loro interno.
Per realizzare un’opera d’insufflaggio è necessario quindi che le pareti perimetrali della propria abitazione siano realizzate con la tipologia costruttiva del doppio mattone, con all’interno una camera d’aria. Per prima cosa quindi, bisogna procedere con la verifica della parete e della sua composizione. I tecnici specializzati, in questa fase verificano, attraverso un piccolo buco nella parete in cui introdurranno una sonda, lo stato dell’intercapedine d’aria della parete, e se questa possa essere più o meno idonea a ricevere del materiale isolante tramite insufflaggio: per dimensioni più ridotte di 4-5cm solitamente si evita questo tipo di procedure.
L’apposita macchina per l’insufflaggio, prevista di tubo per l’iniezione del materiale isolante, è in grado di essere facilmente trasportata, anche su piani elevati, tramite l’ascensore. Ciò permette di poter eseguire lavori d’insufflaggio, sia attraverso l’esterno delle pareti perimetrali, che attraverso l’interno, con la possibilità di poter eseguire il lavoro di miglioramento energetico su abitazioni a piano terra e piani rialzati.
Per procedere con l’insufflaggio, per prima cosa bisogna effettuare la sigillatura di eventuali fori che comunicano con l’intercapedine d’aria, presenti spesso negli avvolgibili e nei cassonetti degli infissi.
Successivamente si praticano dei fori nel muro, con una distanza di circa un metro l’uno dall’altro e circa 30-40 cm dal solaio superiore. Lavorare dall’interno dell’abitazione è un grande vantaggio, perché si evita l’uso di ponteggi e non devono essere praticati dei fori all’esterno della facciata. Diversamente, i fori praticati all’interno, una volta finito il processo dell’insufflaggio, possono essere ricoperti, stuccati e pitturati, molto facilmente, senza dover richiedere permessi speciali, soprattutto se si abita in un condominio.
A questo punto viene introdotto il tubo attraverso i fori applicati nella parete, e si procede con le iniezioni di materiale isolante, così da riempire l’intercapedine d’aria in modo omogeneo. Quest’operazione può anche essere effettuata sulle coperture con presenza di sottotetto.
Come già detto, rispetto al risparmio energetico, l’insufflaggio permette di risparmiare in modo considerevole dal punto di vista economico, soprattutto se abbinato ad interventi di sostituitone degli infissi e lavori di coibentazione del sottotetto. L’insufflaggio è un’ottima soluzione anche in termini di risparmio sulla lavorazione, costando molto meno del cappotto termico, e dando la possibilità di poter usufruire delle detrazioni fiscali al 65% per i lavori di efficientamento energetico dell’abitazione.
I vantaggi dell’insufflaggio e le detrazioni fiscali al 65%
Le operazioni che riguardano il processo di insufflaggio delle pareti, possono essere soggette a detrazioni fiscali al 65%, rispetto l’Ecobonus presente all’interno della nuova Legge di Stabilità 2020. I lavori di efficientamento energetico dell’abitazione, tramite processo di insufflaggio, non permettono solo di migliorare termicamente ed acusticamente le prestazioni dell’appartamento, ma anche di ridurne la formazione di muffa e umidità all’interno delle intercapedini d’aria; fino ad eliminarla definitivamente!
Per avere accesso agli incentivi dell’Ecobonus 2020, bisogna effettuare dei lavori con almeno uno strato idoneo di 4-5 cm, all’interno della parete, attraverso materiali con un alto valore di trasmittanza energetica, ovvero isolanti sfusi come la cellulosa, un isolante ricavato dalla carta di giornale e l’EPS bianco in granuli, formato da palline di poliestere (con un alto valore di isolamento termico). Per la tecnica dell’insufflaggio possono essere utilizzati anche materiali di origine minerale, come la fibra di vetro, l’argilla espansa o la perlite. La scelta del materiale isolante da applicare nell’intercapedine, può modificare i costi dell’operazione, in base al prezzo del materiale scelto.
Scegliere l’insufflaggio al posto del cappotto termico, si può considerare come un’arma vincente per effettuare lavori di miglioramento energetico, risparmiando sui costi dell’operazione: se si ha la presenza di intercapedini d’aria all’interno delle pareti perimetrali, effettuare l’insufflaggio permette un risparmio elevato sulla bolletta di luce e gas, e costi ridotti sulla lavorazione, con la possibilità di detrazione al 65%.
Coibentare casa non apporta solo migliorie economiche e di benessere personale, ma anche ambientale, poiché migliorare la classe energetica del proprio appartamento, vuol dire anche abbattere drasticamente le immissioni dovute agli impianti di riscaldamento che devono lavorare più del previsto.
Quella dell’insufflaggio, negli ultimi anni, si è rivelata una tecnica efficace, sicura e poco invasiva: facendosi rapidamente strada nel mercato, si è ormai imposta come soluzione migliore per evitare lunghi lavori di isolamento termico tramite cappotto, dando la possibilità, anche a chi non voleva spendere molti soldi, di poter effettuare un efficace coibentazione domestica.